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Mercoledì 04 Set 2024 11:41

BENVENUTI NEL SITO della Parrocchia di Sant'Alessandro Martire in Ono San Pietro  - DIOCESI DI BRESCIA (BS)
Parroco Don Pierangelo Pedersoli

Diocesi di Brescia - Pierantonio Tremolada Vescovo

http://www.presepioviventeonosanpietro.it 

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SALUTO DON PIERANGELO PEDERSOLI
 

 

In questo sito possiamo trovare ALCUNI cenni sulla Storia delle Nostre Comunità e delle Nostre Chiese, il foglietto settimanale degli AVVISI, le Intenzioni delle Sante Messe, Gli appuntamenti delle Nostre Parrocchie, ALCUNI spunti di Riflessione ..... e altro  ancora ... ......

 

Anche questo PUÒ Essere Uno Strumento Utile per COMUNICARE , per Creare COLLEGAMENTI , per Costruire PONTI e per rafforzare l ' UNITA' fra Le nostre Parrocchie: Il senso vero di tutto Cio che noi Facciamo E sempre volto a Raggiungere Una maggiore UNITA ' e COLLABORAZIONE .

 

Dio Vi Benedica !!!      

 

                        Vostro Don Pierangelo Parroco

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Don Pierangelo Pedersoli nella Parrocchiale di Ono San Pietro (BS)

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TEMPO DI QUARESIMA 2017

Don Pierangelo Pedersoli nella Parrocchiale di Ono San Pietro (BS) durante la Celebrazione Liturgica

SPAZIO NOTIZIE IN PRIMA PAGINA

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Don Pierangelo Pedersoli nella Parrocchiale di Ono San Pietro (BS) 

Ingresso MONS. PIERANTONIO TREMOLADA Nuovo VESCOVO della Diocesi di Brescia

Brescia, 08/10/2017

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La Diocesi di Brescia accoglie il suo nuovo Vescovo, Mons. Pierantonio Tremolada, domenica 8 ottobre alle 16.30 in Chiesa Cattedrale.

 

Alle ore 13.30 il Vescovo entrerà in Diocesi da Urago d'Oglio. Sarà accolto dalla popolazione e ci sarà il saluto ufficiale del Presidente dell?Amministrazione Provinciale Pier Luigi Mottinelli, poi del Sindaco e del Parroco.

 

Il corteo proseguirà per Chiari, Coccaglio e Rovato San Giovanni Bosco: in queste parrocchie farà una sosta di circa 10 minuti.

 

È previsto l'arrivo a Ospitaletto per le ore 15.00. Sulla piazza antistante la chiesa ci saranno i giovani ad accoglierlo. Ci sarà il saluto di un rappresentante dei giovani, del Sindaco e del Parroco.

 

Alle 15.30 il corteo riprende la strada per Brescia sostando circa dieci minuti nel comune di Castegnato lungo la statale 11. Nella zona industriale ci sarà il saluto di un rappresentante del mondo del lavoro, poi i saluti del Sindaco e del Parroco.

 

Si prosegue per Brescia dove ci sarà una breve sosta nella chiesa dei Santi Faustino e Giovita per venerare i Patroni della città e della Diocesi, alle ore 16.00; da lì si raggiunge la Loggia. Sceso dall?auto ci sarà un saluto informale del Sindaco Emilio del Bono e insieme a piedi si recheranno alla stele dei Caduti della strage. Omaggio floreale e preghiera silenziosa. Il Vescovo accompagnato da un gruppo di giovani e da alcuni disabili, raggiungerà a piedi Piazza Paolo VI

percorrendo via X Giornate e via Trieste.

 

Alle 16.30 sul sagrato il Sindaco farà il saluto ufficiale. A seguire tutta la cerimonia religiosa con il rito d'immissione.

 

Dalle ore 13.30 sarà attivo in piazza Paolo VI il maxi schermo con la diretta di Teletutto che seguirà il percorso di avvicinamento alla città. Dalle ore 15.30 inizierà l'animazione in piazza curata dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali.

Pierantonio Tremolada nuovo vescovo di Brescia

Brescia, 12 Luglio 2017

Ausiliare di Milano, biblista, è stato nominato dal Papa alla guida della diocesi lombarda che ha dato i natali a Paolo VI.
Succede al 75enne Luciano Monari

 

Il nuovo vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada

 

Da un biblista ad un altro biblista. Pierantonio Tremolada è il nuovo vescovo di Brescia. L?annuncio è stato dato a mezzogiorno. L'attuale vescovo ausiliare di Milano succede a Luciano Monari alla guida della diocesi di Brescia che ha dato i natali a Paolo VI. Monari, che ha compiuto 75 anni il 28 marzo, era arrivato a Brescia nel 2007. Un altro riconoscimento per la Chiesa di Milano dopo la nomina dell'arcivescovo Mario Delpini come ha ricordato il cardinale Scola nel dare l'annuncio . Tremolada nella Curia ambrosiana ricopre l?incarico di vicario episcopale per l'evangelizzazione e i sacramenti e, tra gli altri incarichi, è presidente della Fondazione Oratori Milanesi.

 

«Speriamo che la Diocesi di Brescia non rischi troppo. Conosco bene i miei limiti. Dal momento in cui mi è stato dato questo annuncio ho incominciato ad amarla. Davanti ai numeri e alle misure cresce l?ansia. Conosco il vescovo Luciano a cui mi lega l?amore per le scritture. Non sarà facile lasciare la mia Diocesi. Il mio desiderio è di diventare un tutt?uno con la Chiesa bresciana. Cammineremo insieme nella luce del Vangelo». Queste le prime parole del nuovo vescovo di Brescia che viene stimato per il suo carattere affabile e per il dono dell?umiltà. Scola ha sottolineato che è «capace di incarnare la Parola nelle situazioni concrete. Il tratto amabile esprime bene la sua personalità».

 

Tremolada è nato a Bareggia, una frazione di Lissone nella provincia di Monza e Brianza, il 4 ottobre del 1956. Il 13 giugno del 1981 è stato ordinato presbitero dal cardinale Carlo Maria Martini. Ha frequentato il Pontificio Istituto Biblico, dove nel 1985 ha ottenuto la licenza in Scienze bibliche e nel 1996 il dottorato. Nell'arcidiocesi milanese si è dedicato all'insegnamento. Autore di diversi testi, dal 1987 al 1995 è stato redattore capo della rivista biblica Parole di Vita. Organizza corsi di formazione, promozione e introduzione alle sacre scritture nei decanati e nelle zone pastorali dell'arcidiocesi ambrosiana. Dal 1997 al 2007 ha seguito anche la formazione dei diaconi permanenti. Ha a cuore i giovani: dal 2013 è presidente della Fondazione Oratori Milanesi. Il 28 giugno 2014 ha ricevuto l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Milano, con i vescovi Franco Maria Giuseppe Agnesi e Paolo Martinelli. È delegato per la scuola e la pastorale universitaria presso la Conferenza episcopale lombarda.  

 

È bello ricordare le parole pronunciate da Tremolada al termine dell?ordinazione episcopale nel 2014 che tratteggiano bene il programma pastorale di questo sacerdote innamorato del Vangelo: «Oggi la mia vita prende una forma nuova. Abbiamo tutti bisogno oggi di più speranza, di gioia e di bellezza. Mi piacerebbe tanto che il mio ministero di Vescovo fosse a totale servizio di questa speranza nella chiesa e con la Chiesa in particolare a favore dei giovani». 

 

La missione che lo attende è sicuramente impegnativa. Chissà cosa direbbe oggi Montini sulla sua Brescia che ha smarrito, in linea con la maggior parte dell'Europa cristiana, il suo sensus fidei. Anche qui non fa sconti il calo numerico dei partecipanti in una realtà che deve confrontarsi con il parallelo calo delle vocazioni (46 i seminaristi) e soprattutto dei preti, considerata l'età, in pieno servizio.  

 


Pubblicato il 12/07/2017
Ultima modifica il 12/07/2017 alle ore 17:05
LUCIANO ZANARDINI
BRESCIA
LA STAMPA

PIERANTONIO TREMOLADA

 

Nasce a Lissone, nella provincia di Monza e Brianza e diocesi  di    Milano, il 4 ottobre 1956.

 

 Viene ordinato sacerdote a Milano il 13 giugno 1981.

 

 È studente Roma fino al 1984.

 

 Insegnante presso la Facoltà Teologica dell?Italia  Settentrionale dal  1985 per oltre 25 anni.

 

 Redattore capo della rivista biblica Parole di Vita dal 1987 al  1995.

 

 Rettore per la Formazione al Diaconato permanente dal 1997  al 2007.

 

 Collaboratore per la Formazione Permanente del Clero e  Responsabile dell?Istituto per l?accompagnamento dei giovani  sacerdoti dal 2007 al 2012.

 

 Vicario Episcopale del Card. Angelo Scola dal 2012 al 2017.

 

 Vescovo Ausiliare di Milano dal 2014 al 2017.
 

 

 È Vescovo eletto di Brescia dal 12 luglio 2017.

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STEMMA E MOTTO

"D'argento, alla croce patriarcale d'azzurro uscente da un  innestato in punta dello stesso a due burelle ondate del primo,  accompagnata da due rotoli della Scrittura in capo e da due cervi  brucanti affrontati in punta, il tutto al naturale"

 


 La croce patriarcale (doppia) è un noto simbolo della Chiesa di  Brescia in quanto richiama la reliquia delle Sante Croci  custodita in Cattedrale. Alla base di questa è posto un corso  d'acqua, simbolo dell'acqua della Vita, scaturita dal costato  trafitto del Cristo Redentore (Gv 19,31-37).

 A questa fonte si abbeverano due cervi. Essi richiamano il motto  episcopale «Haurietis de fontibus salutis», citazione di Is 12,3  ed evocano il Salmo 42: «Come la cerva anela ai corsi d'acqua,  così l'anima mia anela a Te, o Dio». I due cervi alludono anche  la comunione dei fedeli: alle sorgenti della salvezza ci si  abbevera insieme.

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Gli antichi rotoli della Scrittura rimandano alla Parola di Dio a  noi offerta nelle Sante Scritture, esse stesse sorgente della  Salvezza. Il campo dello scudo è in argento, simbolo della  trasparenza, quindi della Verità e della Giustizia, doti che devono accompagnare lo zelo pastorale del Vescovo; inoltre argento e azzurro sono i colori di Brescia.

Diocesi di Brescia, 19/08/2018

GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA 2015-2016

 

IL GIUBILEO E 'TERMINATO DOMENICA 20 NOVEMBRE 2016

Il logo e il motto offrono Insieme Una sintesi felice dell'Anno giubilare. Nel motto misericordes SICUT PATER - Misericordiosi VIENI IL PADRE  (tratto dal Vangelo di Luca, 6,36) si Propone di vivere la Misericordia del Padre sull'esempio Che Chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e Perdono Senza Misura (cfr. Lc 6,37-38). Il logo - opera del gesuita Padre Marko Rupnik I. - si Presenta Come una piccola summa teologica del tema della Misericordia.

Mostra, infatti, il Figlio Che Si carica Sulle Spalle L'Uomo smarrito, Recuperando un'immagine Molto cara alla Chiesa antica, indica Perché l'amore di Cristo Che Porta a Compimento Il mistero della Incarnazione SUA con la redenzione. Il Disegno e Realizzato in modo racconto da lontano Emergere Che Il Buon Pastore tocca in profondita la carne dell'Uomo, e lo fa con amore racconto da cambiargli la vita. Un Particolare, InOLTRE, sfuggire non PUÒ: Il Buon Pastore con Estrema Misericordia carica su di sé l'umanità, ma i Suoi occhi si confondono con Quelli dell'Uomo. Cristo Vede con l'occhio di Adamo e QUESTI con l'occhio di Cristo.

OGNI uomo scopre Così in Cristo, nuovo Adamo, la propria umanità e Il Futuro Che lo Attende, contemplando nel Suo sguardo l'amore del Padre. La scena si colloca all'interno della Mandorla, anch'essa figura cara all'iconografia antica e medioevale Che richiama la compresenza delle Due natura, divina e Umana, in Cristo. I tre ovali concentrici, di colore Progressivamente Più chiaro verso l'esterno, suggeriscono il movimento di Cristo Che Porta L'Uomo Fuori dalla notte del peccato e della morte. D'altra parte, la Profondità del colore Più scuro suggerisce Anche l'imperscrutabilità dell'amore del Padre Che tutto perdona. (Osservatore Romano)

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Sant'Alessandro Martire

Il nome, intanto, Deriva dal greco Aléxandros , il Che, vieni Alessio , è collegato col verbo aléxein = 'proteggere' e significa 'protettore di Uomini'. S. Alessandro, dunque, Stando Semplicemente al Suo nome, e Il Nostro protettore.

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QUADRO SANT'ALESSANDRO Chiesa Parrocchiale - Ono San Pietro (BS)

 

Cosa si sa di lui? Non E distinguere facile, per Alessandro venuto per Altri santi e martiri dell'epoca, il nucleo storico da Quanto leggenda e tradizione ci Hanno consegnato. Lo si Vuole alfiere della legione texana di strofa a Milano, poi Convertito al Cristianesimo. Fu presto Colpito Dalla Persecuzione di Diocleziano e Massimiano e carcerato coi compagni. Riusci a fuggire con Essi verso Como, dove fu Nuovamente arrestato e Condotto a Milano, alla Presenza di Massimiano. Costui Gli imporre Allora di Sacrificare Agli dei Pagani; ma Alessandro abbatte l'ara pronta per il sacrificio, onde L'Imperatore inferocito condannò Che Fosse ucciso. Sennonché Il Carnefice, Marziano, sguainò la spada, ma non oso ferire; Ed avendonelo Massimiano ripreso, Gli rispose: «Signore, il capo di costui mi Appare Come un monte, ed io ne tremo tutto".

 

Furono Allora Chiamati Altri carnefici; ma Alessandro nel frattempo riusci a fuggire, e, Passato l'Adda un asciutti Piedi, giunse in Una piccola città Presso Bergamo - Dicono Gli Altri - Chiamata Pretoria. Ivi si nascose in ALCUNE Boscaglie, ma fu ripreso Dagli Sgherri dell'Imperatore, i Quali lo caricarono di catene e lo trassero innanzi alla statua di Plotacio (Crotacio), a sacrificarvi Agli Idoli, o per esservi ucciso. Qui giunto, Alessandro domando dell'Acqua, si Lavo le mani, Prego ardentemente Iddio, consegnò Nelle sue mani lo spirito e offerse il collo al carnefice, il Che lo decapitò. Era IL 26 Agosto 298 (MA C'è chi ipotizza Anche i dati Un'altra, di poco anteriore o posteriore).

 

Nei dì following, Grata, figlia di Lupo, Trovò il Suo Corpo, Intorno al Quale, e Dalle Gocce di sangue, erano spuntati Candidi Gigli: lo FECE collect e devotamente seppellire fuori della città in un piccolo orto.

 

La connotazione SPECIFICHE di S. Alessandro e Quella di Aver introdotto la fede cristiana a Bergamo, connotazione Che costituisce la ragione della SUA Scelta una Patrono della Città e del Territorio. Lo dimostrano le numerose Chiese di lui dedicato, un principiare da Quella Fatta erigere nel 585 dal re longobardo Autari un Fara Autarena (Oggi Fara d'Adda).

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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo - località "San Pietro" - Ono San Pietro (BS)

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CHIESETTA "MADONNA DELLA MONTAGNA" - località "Bait del Mela" mt 1.550 slm - Ono San Pietro (BS)

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